Il nostro carnevale, condito con ironia, folclore, buon mangiare e buon bere

Le piazze del nostro paese gremite da piccini e non, che assiepano i “Chioschi del Buon Bere e del Buon Mangiare”, mentre lì accanto in strada imperversa lo spettacolo folk, grazie alle originalissime maschere e agli spettacoli degli artisti.

È forse questa l’icona che meglio rappresenta il CarnevalGustoso, una rassegna unica nel suo genere, nata nel 2003, che riunisce in maniera straordinariamente giocosa l’aspetto folcloristico a quello enogastronomico.

Carnevale a Fontaneto è anche però sinonimo di sano campanilismo, una rivalità tra frazioni, che ogni anno si rinnova, oltre che nella sfilata dei gruppi di maschere a terra, anche nella gara tra i vari stand, ognuno espressione di arti culinarie ed enologiche che portano il palato ad assaporare gusti prelibati e intensi.

Che ci sia il sole, o che il cielo sia coperto da nuvole, o ancora che cada tante neve, e qualche volta è davvero successo, il protagonista ogni anno è lui: l’antagonismo che vede opposte le località, che va stemperandosi, d’altra parte, nelle vicende delle nostre due maschere per antonomasia: il Pajin e la Pajina, che come da tradizione si fanno beffa di luoghi comuni e abitudini paesane.

E sono proprio loro, i due campioni istrionici del CarnevalGustoso, a dare avvio alla sfilata: una parata di colori e suoni come mai a Fontaneto nel resto dell’anno. Sullo sfondo, a fare da contraltare al tripudio di coriandoli e stelle filanti, i chioschi del “Buon Bere e del Buon Mangiare”, propongono dolci, manicaretti e tanto buon vino.