La motivazione

Il progetto “Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto” ottiene un altro importantissimo riconoscimento. Già presidio Slow Food da dieci anni, ora vede la Fiera che la celebra ogni terzo fine settimana di settembre a Fontaneto d’Agogna ricevere il marchio Sagra di Qualità Unpli Italia.

Unica manifestazione della provincia di Novara a potersi fregiare di tale certificazione volontaria, è fra le quattro gratificate in Piemonte: oltre alla Fiera della Cipolla Bionda, ci sono anche la Sagra della Patata a Montecrestese (Vco), la Sagra del Porro a Cervere (Cn) e la Sagra dei Faseu Bon del Francù a Refrancore (At).

Tra le motivazioni: “Frequentata Sagra settembrina con oltre dieci anni di successo, due giorni con i piatti a base di cipolla da gustare in fiera, mercato contadino con produttori del territorio, e una rete di ristoranti selezionati della zona che mettono in carta il presidio Slow Food novarese. La Sagra ha attivato una piccola economia agricola dedicata, ha valorizzato la gastronomia locale, ha reso turistico un piccolo centro. Un grande lavoro di qualità della Pro Loco.”

Un lavoro di squadra

“Questo riconoscimento ci fa enormemente piacere” afferma Eraldo Teruggi, presidente della Pro Loco Fontaneto, organizzatrice della manifestazione insieme all’Associazione Produttori Cipolla Bionda e alla Condotta Slow Food Colline Novaresi. “Lo scorso settembre avevamo ricevuto la visita degli ispettori Unpli, ci speravamo, siamo molto felici. È un premio che condividiamo con tutti i volontari della Pro Loco, che in particolare in quel fine settimana di settembre si moltiplicano, una squadra in giallo numerosa e appassionata che insieme fa sì che da un piccolo ortaggio nasca un fine settimana di festa, nel rispetto dell’ambiente e dei suoi tesori.”

 

“Questo marchio Sagra di Qualità è importante due volte” afferma Luca Platini, presidente della Condotta Slow Food Colline Novaresi e responsabile del presidio della cipolla. “Lo è ovviamente per Fontaneto, che ospita ogni anno questa due giorni, ma lo è anche e soprattutto per il territorio, perché si tratta di una Fiera che sin da subito ha saputo farsi comunità, c’è un mercato contadino di oltre venti piccoli produttori locali, c’è una rete di ristoranti che mette in carta la cipolla ampliando l’esperienza della bionda, c’è l’abbraccio di tutta la zona e oltre che si riversa nel nostro piccolo centro per provare piatti della tradizione, fare una spesa buona, pulita giusta, ma anche semplicemente per stare insieme e vivere il territorio.”

Ma cos’è la certificazione di qualità volontaria Sagra di Qualità?

Si tratta di un’iniziativa Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). L’Unpli s’impegna a salvaguardare e promuovere le Sagre di Qualità rappresentative della storia e tradizione del nostro Paese. L’obiettivo del progetto è rendere facilmente identificabili le Sagre che realmente operano per la promozione e tutela del territorio. Nell’ambito di questa iniziativa è disciplinato il Regolamento per l’attribuzione del marchio che identifica in maniera univoca le Sagre tradizionali e di qualità, ovvero le manifestazioni che vantano un passato di legame con il territorio e che abbiano come obiettivo la promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali. Il regolamento è anche uno strumento per definire regole univoche e condivise per l’organizzazione di eventi di promozione del prodotto locale e dei suoi piatti tipici, su tutto il territorio nazionale, che prendano in considerazione requisiti di tipo storico-culturale, organizzativi ed anche di ridotto impatto ambientale.

La cerimonia di consegna del riconoscimento Sagra di Qualità Unpli Italia per la Fiera della Cipolla Bionda è in programma a Roma presso il Senato della Repubblica l’11 marzo.

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